Ma probabilmente non in Campania, dove la Regione pensa ad una ordinanza ad hoc per chi opera nella ristorazione, chi serve ai tavoli o lavora in cucina. A spiegarlo è proprio De Luca a margine di una visita all’ospedale Ascalesi di Napoli:
Credo che tutti quelli che lavorano nelle strutture al chiuso, a cominciare dai ristoranti, debbano mantenere la mascherina. Chi serve ai tavoli o lavora in cucina, almeno quelli devono indossare la mascherina. Stiamo verificando se fare qualche ordinanza regionale più restrittiva, ma al di là delle ordinanze la mascherina serve a tutelare la nostra vita e la vita dei nostri familiari.
Quando passeggiate per una via commerciale è chiaro che l’assembramento c’è, mettiamo in conto che d’estate tutti vogliamo respirare un po’ di più, ci sarà un rimescolamento sociale, c’è una ripresa fortissima del turismo, abbiamo Procida Capitale, è evidente che ci saranno contatti con centinaia di migliaia di persone che arriveranno a Napoli e in Campania. L’uso della mascherina sempre è la cosa più efficace, un piccolo sacrificio per tutelarci anche rispetto alle varianti.
Per il presidente della giunta regionale la linea prudenziale dovrebbe aiutare a scongiurare eventuali recrudescenze del virus: «Un Cina hanno messo in quarantena 25 milioni di cittadini di Shangai, a Philadelphia hanno ripreso misure restrittive perché hanno registrato una diffusione di varianti estremamente pericolose. Nessuna drammatizzazione – ha concluso – ma teniamo i piedi per terra altrimenti ci divertiamo per due mesi e a ottobre dobbiamo richiudere tutto e io vorrei evitare questo andirivieni. Un po’ di prudenza, niente di eccezionale».
Fonte: fanpage.it