In altre parole, il Collegio di Garanzia ha disposto che la partita venga disputata.
Nel ricorso il Venezia chiedeva di impugnare la decisione della corte d’appello federale “confermativa della decisione del Giudice Sportivo presso la Lega Seria A, con la quale il giudice di primo grado aveva deliberato di non applicare alla Salernitana le sanzioni previste dall’art. 53 Noif per la mancata disputa della gara Salernitana-Venezia in programma il 6 gennaio, rimettendo alla Lega Serie A i provvedimenti organizzativi necessari relativi alla disputa della gara”.
Il Venezia chiedeva la vittoria a tavolino, con annessa penalizzazione, per il match non disputato ad inizio gennaio a causa di un focolaio Covid nel club campano. Infatti in quella circostanza, riconosciuta da tutti, la Salernitana aveva a disposizione solo sette calciatori, tre dei quali portieri, senza la possibilità di attingere dalla formazione Primavera anche a causa dello stop dei campionati giovanili. Così la squadra era stata bloccata dalla Asl, e il Venezia, arrivato comunque a Salerno, aveva effettuato solo una ‘sgambata’ sul prato dell’Arechi.
Fonte ANSA