Epatite pediatrica, arriva l’allerta del ministero della Salute e la circolare sulle procedure, un atto con cui la Sanità interviene ufficialmente dopo la decina di casi accertati su altrettanti bambini italiani, gli ultimi dei quali avevano riguardato due piccoli pazienti lombardi.
Con l’arrivo anche in Italia, dopo Usa ed Europa, dell’epatite acuta che a parere del professor Lopalco non dovrebbe essere definita “misteriosa” pur essendolo ma che non dovremmo chiamare misteriosa fino a quando lo sarà più, il ministero della Salute guidato da Roberto Speranza ha deciso di correre ai ripari.
Epatite pediatrica, la circolare del ministero
Lo scopo del documento stilato a Roma è arginare con prontezza quella che forse è la fase più delicata di questi fenomeni, quella del censimento carente o incompleto della casistica di riferimento.
Perché è così importante censire casi, protocolli ed unificare i criteri di informazione? Covid ce lo ha rcordato: per arginare o battere una patologia bisogna indicizzare i sintomi e per farlo servono dati certi e puntuali. Ad ogni modo e per “correre ai ripari” con tempestività il Ministero della Salute sta inviando una circolare.
Cosa contiene l’allerta del ministero
Cosa contiene quel documento ufficiale spedito ad ospedali, Asl e distretti sanitari? Al suo interno ci sono tutte le indicazioni per svolgere la procedura corretta per accertarsi che si tratti o meno di questa malattia.
Una sorta di “vademecum” operativo dunque per individuare una patologia epatica che non rappresenterebbe una novità in quanto a sintomi ma lo sarebbe in quanto a target e momento clinico comune di insorgenza. Si tratta della seconda circolare dopo quella del 14 aprile e lo scopo è chiedere a tutte le organizzazioni sanitarie e ai medici di segnalare ogni caso sospetto di epatite le cui cause non si riescono a comprendere.
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