Molti genitori, soprattutto di bambini piccoli che frequentano asili nido e scuole materne, esprimono preoccupazioni per la circolazione di un virus intestinale. “Precisando che non esistono, al momento, dati ufficiali dell’Istituto Superiore di sanità, non c’è da meravigliarsi di questa apparente epidemia, perché questo è il periodo clou per quanto riguarda le gastroenteriti, che aumentano proprio nei passaggi di stagione, soprattutto tra la primavera e l’estate e a volte anche tra fine estate inizio autunno”. E’ quanto dichiara, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “Le Cronache” consultabile online – il dottor Aurelio Occhinegro, pediatra di base, referente Area Vaccini della FIMP Campania, precisando che si tratta di forme molto eterogenee perché esistono numerosi virus che posso provocare la gastroenterite. “Basti pensare che il solo rotavirus, che è il responsabile del 70% circa di queste forme, ha 91 ceppi. Le gastroenteriti colpiscono maggiormente i bambini più piccoli ma non sono esclusi i più grandicelli, anche dopo i 6 anni di età. I più esposti sono quelli nei primi anni di vita e soprattutto quelli non eventualmente vaccinati per il rotavirus, perché, anche se nessuna vaccinazione protegge da qualsiasi rischio, contenendo i ceppi più patogeni, almeno le forme più gravi possono essere evitate nei bambini vaccinati e dunque le manifestazioni saranno sicuramente più lievi e più gestibili da parte della famiglia”.