Gli uomini dell’Arma, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre ad una minuziosa attività istruttoria, hanno ricostruito la vicenda. Il 39enne e la vittima sono imprenditori nel settore della ristorazione e si erano dati appuntamento in via Muccia per risolvere una controversia legata ad un credito rivendicato dallo straniero. In breve si passò dalle parole ai fatti. A causa delle gravi ferite il macedone fu sottoposto a numerosi interventi chirurgici e subì un lungo periodo di degenza in una clinica riabilitativa a seguito della quale ha riportato un indebolimento psichico e la perdita della capacità di camminare.
Le indagini hanno consentito di ipotizzare anche l’aggravante della premeditazione perché l’indagato il giorno precedente era andato a Salerno per procurarsi l’arma e cercare complici. Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno documentato come vi fosse la volontà di uccidere. Il 39enne non vi riuscì solamente perché l’arma si inceppò. Inoltre tentò di intimidire un testimone oculare.
Fondamentale per la ricostruzione di quanto accaduto è stato il rapido intervento dei militari che, dopo numerose segnalazioni al 112, sono riusciti ad intercettare un’auto in via del Casale di San Basilio condotta da un commerciante che aveva soccorso la vittima. In via Montegiorgio hanno poi trovato il bossolo esploso da una pistola calibro 7,65.
Il 39enne salernitano aveva cercato di sottrarsi alle investigazioni e di far perdere le proprie tracce trasferendosi in Spagna. I Carabinieri, approfittando di un suo momentaneo rientro a Roma, lo hanno intercettato e arrestato portandolo nel Carcere di Lanciano.
Fonte Ondanews