L’opera in questione fu dipinta nel 1565 da Paolo Veronese (Paolo Caliari – Verona 1528 / Venezia 1588). In particolare “L’infedeltà (La contesa d’amore)” appartiene al ciclo delle “Quattro allegorie”, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1565, misura 190 x 190 cm. ed è custodito nella National Gallery di Londra.
Il Veronese è è noto in particolare per i suoi dipinti a soggetto religioso e mitologico di grande formato. Pittore della scuola veronese, si formò nella bottega di Antonio Badile e iniziò ben presto a ricevere importanti committenze. Insieme a Tiziano, più anziano di una generazione, e a Tintoretto, Paolo Veronese è considerato uno del «grande trio che ha dominato la pittura veneziana del Cinquecento».
Conosciuto come un ottimo colorista, le sue opere più famose sono elaborati cicli narrativi, eseguiti in uno stile drammatico e colorato, pieno di maestosi scenari architettonici e sfarzosi dettagli. Sono particolarmente famosi i suoi grandi dipinti rappresentanti feste bibliche, affollati di figure, che dipinse per refettori di monasteri a Venezia e Verona. Fu anche il principale pittore veneziano di soffitti.
Essendo dipinte per la decorazione di palazzi ed edifici pubblici, la maggior parte di queste opere rimane ancora oggi in situ, come nel caso dei dipinti per il Palazzo Ducale di Venezia, per la chiesa di San Sebastiano e per Villa Barbaro, mentre le sue opere conservate nei musei, come i ritratti, hanno dimensioni più contenute.