Il conto alla rovescia verso l’1 maggio è partito ed è sempre più imminente la decisione che riguarda le mascherine al chiuso. La novità – come riporta il sito web ilgiorno.it – è che non verrà emanato un nuovo decreto, ma sarà un emendamento al decreto legge del 24 marzo scorso che ha sancito la fine dello stato di emergenza e un’ordinanza ‘ponte’ del Ministro della Salute, a stabilire le nuove regole. Dunque, cosa cambierà? L’orientamento del Governo è la proroga dell’obbligo di usare la mascherina al chiuso in alcuni luoghi come trasporti pubblici, Rsa, ospedali, teatri e cinema. E per quanto riguarda il tipo di mascherina? Sul tavolo c’è l’ipotesi di lasciare libertà di scelta di indossare la “semplice” chirurgica, ma non è escluso che rimanga invece l’indicazione, laddove rimarrà obbligo di mascherina, di indossare la Ffp2. Ma vediamo tutto più nel dettaglio.
BAR E RISTORANTI – Le mascherine non dovrebbero più servire quado ci si alza dal tavolo nei bar e nei ristoranti. Potrebbero però restare per esercenti e camerieri, che come i lavoratori esposti al contatto con il pubblico necessitano di più protezione.
NEGOZI E SUPERMERCATI – E’ probabile che decada l’uso della mascherina nei negozi e nei supermercati.
PALESTRE – Le mascherine potrebbero essere tolte nelle palestre.
STADI E CONCERTONI – La mascherina potrebbe restare obbligatoria anche all’aperto nel caso di stadi o concertoni, dove si verificano quegli assembramenti ritenuti dagli esperti della Salute comunque veicolo di contagio.
CINEMA E TEATRI – Nei cinema e nei teatri potrebbe bastare la mascherina chirurgica.
MEZZI DI TRASPORTO – La mascherina (forse Ffp2) dovrebbe restare obbligatoria sui mezzi di trasporto sia locali, come bus e metro, che a lunga percorrenza come treni e traghetti. Altrove, tipo in
LUOGHI DI LAVORO – La mascherina potrebbe non essere più obbligatoria nei luoghi di lavoro, anche se in quest’ultimo caso la decisione potrebbe essere diversa tra uffici pubblici e privati. In generale dove non riuscirà a mantenere il distanziamento di un metro. Spetterà al datore di lavoro decidere, in base alle condizioni e ovviamente al contatto con il pubblico.
SCUOLA – E’ già stabilito che la mascherina dovrà essere indossata fino alla fine dell’anno scolastico, ossia ancora per poche settimane. Per il resto, le mascherine potranno rimanere in tasca nei negozi, nei ristoranti anche al chiuso, negli stadi: l’obbligo verrà comunque sostituito da una forte raccomandazione a proteggersi in caso di assembramenti.
OSPEDALI E RSA – L’obbligo di mascherina resterà negli ospedali e nelle Rsa.