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Domenico De Masi a Giffoni: “La prima sostenibilità è la lotta al Nucleare”

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“Oggi poi non ci si può non occupare di nucleare. La prima sostenibilità è questa: voi dovete non dormire la notte per costringere gli adulti a non usare il nucleare. La battaglia per la sostenibilità non può essere un balletto per signorine dell’ottocento”, interviene così Domenico De Masi, nell’ambito del panel “Generazione Z, parola chiave sostenibilità”, a cura di Giffoni Innovation Hub nel terzo giorno di Verde Giffoni – Youth for the Present.

“L’anno scorso ottanta milioni di persone hanno dovuto cambiare abitazione per trovare posti più freschi. L’innalzamento della temperatura fa malissimo all’agricoltura”. Secondo De Masi una strada per la soluzione potrebbe esserci ma non è sempre percorsa “La pandemia c’ha fatto scoprire lo smart working che limita inquinamento delle città. Ora è stato ridotto drasticamente. Chiedete a chi vi seleziona se fanno smart working. Le aziende che non lo fanno non sono degne di voi”, ha detto ai 400 ragazzi presenti.

“Essendo la tecnologia il massimo della razionalità – ha aggiunto – rappresenta il grande pericolo per la nostra emotività. Abbiamo due corsie di bisogni, quelli quantitativi (beni, soldi, potere,) e bisogni qualitativi ,( introspezione, convivialità, amore, amicizia, bellezza) questi bisogni possono essere incoraggiati dalla sostenibilità e voi avete più diritto di sognare che di sostenibilità”. “La parola sostenibilità l’ha inventata Kissinger, non madre Teresa di Calcutta. La parola va vista con sospetto perché bisogna verificare sempre come viene usata”, ha concluso il sociologo.

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