Gli inviati di guerra sono degli eroi. Questa “etichetta non piace alla categoria. Facciano, dicono solo il nostro dovere e siamo coscienti del pericolo che in ogni istante corriamo.
Naturalmente, agli “inviati guerra”, consapevoli del loro ruolo non appartengono quei falsi giornalisti che hanno un solo compito: diffondere notizie false altrimenti dette ‘Fake News’.
La libertà di stampa è in pericolo e non solo nel teatri di guerra, ma in tutti quei Paesi in cui domina la dittatura che si nasconde dietro il paravento di una presunta democrazia.
Anche in Italia la libertà di stampa è gravemente condizionata spesso dal potere politico e dal potere economico. Purtroppo, si ha ogni giorno certezza che anche nell’informazione “conti se conosci qualcuno”
E’ solo una sparuta minoranza che si avvale di questa antica medioevale “raccomandazione”.
Vivono ai margini della stima della collettività. Al contrario del pensiero di Robero Saviano che scrive che ‘i giornalisti che si occupano di cronaca locale minacciati e sotto scorta sono loro a raccontare il Paese e a dare fastidio”
Ciononostante, secondo “Reporter senza frontiere” l’Italia è tra i paesi in cui c’è meno libertà di stampa.
Un quadro affatto confortante che dà profondo significato alla odierna celebrazione mondiale della libertà di stampa
Enzo Todaro presidente Associazione Giornalisti Salernitani