Ai David di Donatello 2022, quelli tornati in presenza con gli artisti e il pubblico, uno accanto all’altro rigorosamente con la mascherina ma insieme, nell’iconico luogo di Cinecittà, ha vinto Paolo Sorrentino. Che era dato per favorito alla vigilia e che con il suo film più personale e più sofferto, quello in cui racconta la tragica morte dei genitori e la decisione di lasciare Napoli e fare il regista, ha firmato un film che ha lasciato il segno. “È stata la mano di Dio” ha vinto – come riporta il sito web repubblica.it – come miglior film, miglior regia ma anche il David per la migliore attrice protagonista, Teresa Saponangelo, la miglior fotografia e il David giovani a cui il regista teneva tanto: cinque statuette in tutto. Sei riconoscimenti all’ambizioso e coraggioso film di Gabriele Mainetti Freaks out che ha fuso la tradizione del cinema di guerra con il mondo dei supereroi.