I genitori degli alunni della 4 C della scuola primaria “Matteo Mari” di Salerno, attraverso una lettera indirizzata alla dirigente scolastica Amato, si sono schierati dalla parte dell’insegnante che ha fatto recitare in classe una preghiera per la Salernitana prima della sfida all’Arechi con il Venezia. «Ringraziamo il maestro – hanno scritto – per dare ai nostri figli momenti gioiosi post Covid e gli siamo vicini perché ha agito in buona fede e con finalità partecipative. I bambini si sono rallegrati con l’insegnante, la cui iniziativa è stata una forma augurale, socializzante per questo evento sentito in ogni parte della città». E ancora: «Da questo la scuola dovrebbe trarre un insegnamento in quanto, oggi, occorre più che mai una scuola diversa per una società nuova, formativa non del passato, che è storia, ma del futuro, dell’era digitale in cui i nostri figli devono, fin da oggi, operare perché domani è già troppo tardi. Il maestro ha trasferito ai nostri figli l’attesa e l’entusiasmo sportivo delle nostre famiglie e di tutta la città. Se il vivere della società nella parte bella e più significativa fosse trasferita nelle scuole, come oggi si è verificato, sarebbe educativo e formativo per i nostri figli».