“Questa è la prima visita di una portaerei della Marina Statunitense a Napoli negli ultimi sei anni ed è anche un’opportunità per consolidare i rapporti con uno dei Paesi fondatori della NATO nonché alleato cruciale.
Si tratta della seconda sosta in Italia dall’inizio del 2022 dopo la visita al porto di Trieste il 23 aprile”, si legge in una nota. “L’amicizia con l’Italia che ha contraddistinto questo dispiegamento non è seconda a nessuno,” ha affermato il Contrammiraglio Curt Renshaw, comandante del Carrier Strike Group 8.
“La partnership tra il Carrier Strike Group della Harry S. Truman e la Marina Militare Italiana è stata cruciale per il successo di questo dispiegamento, e l’opportunità che avranno i nostri marinai di vivere in prima persona e approfondire la conoscenza della storia e della ricca cultura di questo Paese accresce ulteriormente il nostro forte legame.”
Il ‘Comitato pace e disarmo’ ha promosso un sit-in in piazza Municipio, davanti alla sede del Comune di Napoli, per protestare contro la presenza da stamane nel golfo di Napoli della portaerei statunitense Truman.
Padre Alex Zanotelli, che accompagnava i manifestanti, ha chiesto un incontro al sindaco Manfredi, “per ricordare – spiega – che è ancora in vigore la delibera approvata dall’amministrazione de Magistris, che dichiarava Napoli città denuclearizzata”.
Secondo il Comitato la presenza della Truman espone a rischio i cittadini napoletani, oltre a essere contraria alla vocazione pacifista e di disarmo della cultura partenopea.
Anche l’ex sindaco Luigi de Magistris si è espresso contro l’arrivo della Truman: “Durante il mio mandato, con una delibera storica, dichiarammo il porto di Napoli ed il suo golfo denuclearizzato e che, quindi, tutte le navi e i sottomarini a propulsione nucleare non avrebbero potuto farne accesso. Delibera sicuramente simbolica, ma che evidenzia come la sovranità del nostro Paese sia limitata e che siamo subalterni alla Nato”.
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