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Salerno sull’orlo del crac finanziario: il decreto “salva Napoli” in soccorso del Comune

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“In quest’ultimo Decreto ho lavorato su molte norme, ma una di quelle che mi sta più a cuore riguarda l’ampliamento della così detta “Salva Napoli”. Un sistema che abbiamo costruito per risanare i conti di Napoli, senza tagliare servizi ai cittadini. Una procedura che in prima battuta abbiamo esteso a Città come Torino e Palermo, ed ora, grazie al confronto con i Sindaci ed alle loro sollecitazioni, potrà essere utilizzato da altre Città capoluogo di Provincia, come Salerno, Verona, Taranto, Pescara, Terni e Catanzaro, o Comuni capoluogo di Città metropolitana come Milano, Genova, Firenze e Venezia”: lo scrive su Facebook – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – il viceministro dell’Economia Laura Castelli. La norma “metterà queste Città nella condizione di sottoscrivere un accordo per il ripiano del disavanzo tra il Governo e il Sindaco, in cui il Comune si impegna, per il periodo nel quale è previsto il ripiano, ad un percorso virtuoso. Questo dimostra, ancora una volta, che il Testo Unico degli Enti Locali, almeno nella parte sul dissesto, non è più attuale e non rappresenta la risposta giusta. Per mettere a posto i conti dei Comuni servono strumenti straordinari, come questo, che possono diventare presto un nuovo modello. Da un’inchiesta del Sole 24 ore, Salerno risulta infatti tra i capoluoghi di provincia più indebitati d’Italia.

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