A dirlo è Piero De Luca, vicepresidente PD alla Camera, intervenuto in Direzione Nazionale, che aggiunge: “una modifica dell’attuale sistema giudiziario è indispensabile ma, come ha detto anche il segretario Letta, non può avvenire per via referendaria perché si rischia di non dare la risposta più efficace a temi complessi che richiedono soluzioni di sistema, coordinate e stabili.
Si pensi alla legge Severino: le disposizioni sulle innumerevoli inconferibilità, così come la previsione della sospensione temporanea dalle funzioni per una condanna in primo grado, in ragione di una sentenza il cui verdetto non è definitivo e può essere ribaltato nei seguenti gradi di giudizio, è frutto di un clima di sfiducia e pregiudizio nei confronti dei sindaci.
Dobbiamo restituire dignità e rispetto al lavoro degli amministratori locali, evitando la fuga della firma o la burocrazia difensiva che ci farebbe perdere, tra l’altro, l’occasione storica dei fondi a disposizione del Pnrr.
L’attuale regime di responsabilità degli amministratori locali per fattispecie di carattere amministrativo, come l’abuso d’ufficio o l’omissione impropria, è una forzatura giuridica rischiosa rispetto alle sfide del futuro, essendo i sindaci punto di riferimento dello Stato nei territori.
Dobbiamo rispondere, quindi, alla sfida referendaria rilanciando il percorso delle riforme in Parlamento, soprattutto quelle che riguardano una efficace applicazione del Pnrr, per rendere il Paese più dinamico e giusto”.