Dal 1° giugno il contributo a fondo perduto per le imprese ceramiche

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Dal 1° giugno e fino al 30 giugno 2022, le imprese che operano nel settore della ceramica artistica e di qualità e della ceramica tradizionale, meglio individuate con il codice Ateco 23.41, possono chiedere un contributo a fondo perduto, per la realizzazione di un progetto con le seguenti finalità:

  • sviluppo di piattaforme informatiche dedicate al settore;
  • sviluppo tecnologico dell’impresa;
  • sviluppo industriale avente ad oggetto l’acquisto di uno o più macchinari nuovi di fabbrica.

La domanda per accedere agli incentivi per la valorizzazione dell’attività potrà essere presentata per progetti di valore pari ad almeno 10 mila euro. L’importo del contributo è erogabile per importi non superiori all’80% delle spese totali ammissibili, fino ad un importo massimo di 50 mila euro.

Sono ammissibili al contributo in conto capitale le seguenti spese:

  • sostenute dal 17 maggio al 30 giugno 2022;
  • direttamente finalizzate all’attività aziendale;
  • relative a beni e servizi acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’impresa acquirente e alle normali condizioni di mercato;
  • effettuate attraverso modalità che consentano la loro piena tracciabilità e la loro riconducibilità ai titoli di spesa a cui si riferiscono.

Nella domanda, che dovrà essere firmata digitalmente, va indicato, nell’apposito riquadro, l’elenco delle fatture rendicontate (escluso IVA) e l’elenco dei pagamenti nonché la dichiarazione sostitutiva ex art. 47 D.P.R. n. 445/2000 che attesti che:

  1. i macchinari sono stati acquistati nello stato “nuovo di fabbrica” (è richiesto anche la dichiarazione liberatoria del fornitore attestante il requisito nuovo di fabbrica);
  2. le spese relative alle fatture rendicontate sono state sostenute dal 17 maggio 2022 e fino al 30 giugno 2022;
  3. le spese sostenute e rendicontate sono direttamente finalizzate all’attività aziendale;
  4. le spese sostenute e rendicontate sono relative a beni e servizi acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’impresa acquirente e alle normali condizioni di mercato;
  5. i pagamenti relativi alle fatture sono stati effettuati attraverso modalità che consentano la loro piena tracciabilità e la loro riconducibilità ai titoli di spesa a cui si riferiscono (come ad esempio: il numero/ID del bonifico SEPA, dell’assegno bancario/circolare, numero RI.BA., ecc….)

Alla domanda dovrà essere allegata la “relazione tecnica di progetto”, ovvero la descrizione generale dello svolgimento e degli obiettivi che l’impresa intende realizzare. La si può trovare già predisposta, unitamente al modello per la domanda, sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Luca De Franciscis dottore commercialista

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