In una nota trasmessa ieri, il primo cittadino ha chiesto l’attivazione presso la Prefettura di Salerno di una cabina di regia permanente per garantire una programmata e coordinata azione preventiva di controllo e di sensibilizzazione da parte delle forze dell’ordine e di tutti gli enti preposti.
“Bisogna agire adesso – ha dichiarato il Sindaco Cristoforo Salvati – per evitare che, con l’arrivo della stagione estiva, il problema delle esalazioni mefitiche del fiume Sarno possa assumere nuovamente le caratteristiche di un’emergenza sanitaria, con tutte le conseguenze connesse.
Tale fenomeno, riconducibile agli sversamenti abusivi nel fiume Sarno, si sviluppa nel periodo tra luglio e ottobre, in concomitanza con le attività industriali di lavorazione del pomodoro, molto diffuse in tutto il territorio del bacino idrografico del fiume Sarno, e risulta spesso talmente intenso da costringere i cittadini a rinchiudersi in casa ed, in molti casi, a dover ricorrere alle cure ospedaliere.
Non possiamo consentire che ciò accada ancora. Per questo motivo ho chiesto al Prefetto Russo di attivare una cabina di regia permanente che garantisca un coordinamento preventivo delle attività di controllo sul territorio, con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, forze dell’ordine ed enti preposti, Comuni, Provincie, Consorzio di Bonifica Integrale, Associazione degli Industriali Conservieri (ANICAV), ARPAC, solo per citarne alcuni. Solo prevenendo si potrà evitare che il fenomeno si ripresenti, a tutela dei cittadini scafatesi”.
“Il Comune di Scafati – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente, Daniela Ugliano – garantirà massima collaborazione e supporto, attraverso il comando di Polizia Municipale, l’ufficio Tecnico e la Protezione Civile). Gli sversamenti abusivi nel fiume Sarno avvengono spesso in aree eserne al territorio comunale, ma riversano tutti i loro nefasti effetti nella nostra città per la particolare posizione territoriale di Scafati, posta a valle di tutti gli altri comuni del bacino idrografico del fiume Sarno. C’è bisogno di intervenire, di fare qualcosa, partendo dai controlli preventivi, che vanno programmati e coordinati”.