“Sono passate 72 ore da quando l’assessore all’ambiente ed il consiglio comunale hanno inteso mettere al primo posto tra le priorità negative di discussione la ripresa del traffico aereo all’aeroporto di Capodichino e nessuna rettifica è venuta dall’Amministrazione comunale. A questo punto, a tutela della città, è necessario fare qualche riflessione”. E’ quanto scrive, in una nota diffusa agli organi di informazione, la Gesac, che ha chiarito la propria posizione a proposito delle polemiche a Palazzo San Giacomo sulle paventate ricadute negative dall’aumento del traffico passeggeri a Capodichino.
Per sgombrare il campo dai dubbi e dalle perplessità, la società di gestione ha chiamato in causa il realizzando aeroporto di Salerno: “Napoli ha raggiunto gli 11 milioni di passeggeri nel 2019, anno record per lo scalo e non può crescere ulteriormente. Responsabilmente, Gesac ha investito sull’aeroporto di Salerno con una doppia finalità: decongestionare Capodichino ed accogliere adeguatamente i flussi di passeggeri previsti in un’area a forte vocazione turistica, grazie ad una gestione integrata e complementare dei due scali. Il nostro Piano industriale prevede che nel 2030 gli aeroporti di Napoli e Salerno avranno 17 milioni di passeggeri, un numero ben lontano dai 30 milioni stimati per il solo scalo di Napoli”, ha ricordato la società.
Pontecagnano ha enormi potenzialità: le due coste e Paestum. Inutile alimentare una sterile diatriba tra i due scali. Queste idiozie lasciamole al calcio. Possono e devono coesistere per migliorare il sistema turistico campano, e gli amministratori dovrebbero preoccuparsi solo ed esclusivamente di questo.
Non ci sembra che i lavori vadano avanti con speditezza, sempre se sono effettivamente iniziati.
Vogliono creare una sorta di Orio al Serio a Salerno, ma mancano le professionalità politiche ed imprenditoriali giuste. Troppe passerelle e pochi fatti.
Una decisione chiesta dal Presidente della Regione non certo libera ma con ottime pezze d’appoggio offerte dalla salernitana amministrazione Manfredi.
De Luca ha bisogno di un altro bancomat fino a quando non gli arriveranno i soldi per fare il nuovo ospedale di Salerno. Il ” Costa D’Amalfi” nonostante gli interventi siano costati milioni alla collettività è uno scalo abbandonato e che non è mai ” decollato”. Indipendentemente dal problema delle piste, che era già noto all’atto dell’inaugurazione, anche il resto è nel più completo degrado. All’esterno l’erba incolta alta due metri, la strada d’accesso praticabile solo da trattori o mezzi cingolati tanto sono grandi le buche sul manto stradale. Fino a quando il parassita resterà in carica non ci sono speranze per uno sviluppo in meglio della regione.
Raccontassero che hanno avuto i carabinieri in sede, che hanno avuto atti sequestrati, che non hanno le autorizzazioni per quel traffico passeggeri e altre cose che a quanto pare , non vogliono raccontare, ma usciaranno fuori, sono al palo !