Site icon Salernonotizie.it

Clandestini preda dello sfruttamento (di Enzo Todaro)

Stampa
La pandemia fra i tanti danni che ha provocato all’economia, alla chiusura delle attività industriali e commerciali, oltre il danno a chi è stato contagiato, ha agevolato, si fa per dire, il numero dei residenti clandestini privi del permesso di soggiorno.

Sono uomini e donne extracomunitari in cerca di lavoro, di una qualsiasi occupazione per soddisfare le minime esigenze di vita e, forse, anche di sopravvivenza.

Clandestini che sono preda dello sfruttamento delle braccia soprattutto nei campi. Sfuggono ad ogni controllo e vengono retribuiti con una misera manciata di euro.

Clandestini privi di assicurazioni per eventuali infortuni sul lavoro e di assistenza medica. Fantasmi che vivono e lavorano sottopagati, sfruttati e minacciati dai caporali

Clandestini senza permesso di soggiorno lavorano anche nelle attività del terziario. Visibili a tutti tranne a coloro che dovrebbero individuarli e rispedirli con foglio di via obbligatorio ai paesi di origine.

Alcuni clandestini si sono trasformati in spacciatori di sostanze stuefacenti. Da qualche tempo, la prostituzione fa proseliti fra i clandestini con le conseguenze sul piano sanitario facilmente immaginabili

I clandestini sottopagati contribuscono con la misera retribuzione giornaliera alla prosecuzione di alcune attività, ma nel contempo, all’aumento della disoccupazione. Nel mezzogiorno statisticamente risulta che quattro persone su dieci sono disoccupate.

Salerno e provincia sono parte integrante del mezzogiorno. Un dato statistico che passa sotto silenzio tra una sagra di cattivo gusto ed un convegno di nessuno interesse culturale che vivono di spiegazioni pubbliche

di Enzo Todaro

Exit mobile version