«Nelle carceri, anche a Salerno, ci sono piazze di spaccio come quella di Secondigliano e la funzione disintossicante della detenzione viene meno: la circolazione della droga nei penitenziari è notevole». È l’allarme lanciato – come riporta, nella prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – del procuratore aggiunto di Salerno, Luigi Alberto Cannavale, intervenuto ieri mattina alla presentazione della relazione annuale 2021 sul sistema detentivo nel Salernitano. Una relazione redatta dal garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, sulla base di uno studio a livello regionale che ha disegnato un quadro quasi allo sfascio del sistema penitenziario salernitano.