È impossibile nascondere l’amarezza pensando di crescere un figlio in una città che mette puntualmente all’ultimo posto nelle proprie priorità politiche e progettuali valori come la Cultura e la Storia.
Una città che si presenta alle Fiera del Turismo presentando sempre e solo Luci d’Artista, senza neanche condividere il programma dei prossimi anni nella Commissione Consiliare apposita.
Decine di post riservati a un evento che di culturale non ha praticamente nulla, oltre che ai leitmotiv ripetuti testardamente per avere facili consensi, Piazza della Libertà, le navi da crociera, e la Salernitana (senza nemmeno un accenno però ai lavori mai terminati che ci costringono ancora oggi a vedere un settore chiuso al pubblico, unico caso in Italia).
Nessuna azione concreta è stata posta in essere per provare a salvare un patrimonio cittadino inestimabile, solo silenzio assordante.
Lo stesso silenzio che i salernitani e le salernitane si ritrovano a dover incassare quando si parla di parchi chiusi, di strade invase da topi e blatte, di un centro storico trascurato da anni. Un’altra sconfitta che paga un’intera comunità, ma che ha i soliti responsabili.