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De Luca ospite su Rete 4 a Zona Bianca

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Torna nella prima serata di oggi, domenica 29 maggio 2022, l’appuntamento con Zona Bianca, la trasmissione di approfondimento giornalistico condotta da Giuseppe Brindisi. Tanti i temi al centro della nuova puntata che si interrogherà su alcuni argomenti caldi del momento: dalla situazione in Ucraina al Reddito di cittadinanza. Il giornalista e padrone di casa lo farà insieme a svariati ospiti che interverranno in studio ed in collegamento e con i quali interagirà nel corso della serata odierna.

Tra gli ospiti anche il Governatore della Campania De Luca. Proprio le parole del presidente della Regione, nel suo libro recentemente pubblicato hanno fatto il giro del web e aprendo una discussione molto ampia.

Nel suo libro appena pubblicato (“La democrazia al bivio”, Guida editore) Vincenzo De Luca parla di tanti argomenti. Del Partito Democratico, della giustizia, della palude burocratica. E subito colpisce il tono. Col solito sarcasmo accenna, è vero, a un Pd che ancora “si propone ai cittadini con la chiarezza e l’efficacia comunicativa dell’aramaico antico”, ma l’intenzione sembra buona. Sembra, appunto, perché si sa che in De Luca convivono molte ‘anime’.

Mai tenero con il Nazareno (nel suo libro La democrazia al bivio, il governatore della Campania parla di un Pd che “si propone ai cittadini con la chiarezza e l’efficacia comunicativa dell’aramaico antico”, per dire), lo sceriffo sta clamorosamente avvicinando ai toni e ai concetti espressi da Matteo Salvini, forse perché in fondo sono gli stessi di Giuseppe Conte e per mantenere il proprio potere personale in Campania, e in tutto il Mezzogiorno, De Luca guarda ora anche agli odiati grillini.

E così, spiega il Corriere della Sera, il “grande soggetto riformatore” a cui guarda il potentissimo ex sindaco di Salerno potrebbe nascere anche dalla stretta attualità, con ammiccamenti ai pacifisti e ai critici dell’atlantismo senza sé e senza ma. “Fuori dalle pagine stampate – si sottolinea -, De Luca ha ormai un chiodo fisso: contraddire la linea del suo partito sul conflitto in Ucraina e dire l’esatto opposto di quello che dice Letta. Un’eresia geopolitica, scrive lo storico Paolo Macry sul Corriere del Mezzogiorno, che ha lo stesso scopo di quella di Salvini: «Entrambi difendono il proprio peso specifico nei rispettivi partiti e nelle rispettive coalizioni»”.

Nel suo libro, De Luca deraglia dalla linea ufficiale di Letta quando invita a “inglobare l’Ucraina nell’Unione Europea” e a “costruire anche in modi nuovi, rapporti, vincoli, forme di collaborazione con la Russia. Dobbiamo ‘incatenare a noi’ quel popolo; sottrarlo al destino di un’umiliazione bruciante, foriera di nuove tragedie”.

Ancora più scatenato quando parla davanti a Salvini, sottolineando le colpe del governo ucraino “dimenticate” dall’Occidente: “Altro che democrazia liberale! Nessuno ha detto che stavano facendo un’operazione di pulizia etnica a danno della comunità russa. Solo che nella comunicazione pubblica, se sono russi sono tutti oligarchi, se sono ucraini sono tutti democratici oxfordiani”. E ancora, caustico: “Se c’è un mega yacht è di Putin, se c’è una mega villa in Toscana di proprietà di Zelensky non se ne parla”.

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