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Zona Bianca: De Luca contro Nato, Zelensky e l’Ucraina: “Anche loro responsabili della guerra”

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Il Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ospite della puntata del 29 maggio di Zona Bianca, il talk show di approfondimento di Rete4 condotto da Giuseppe Brindisi, si è soffermato sugli errori commessi dalla Nato che secondo lui avrebbero aggravato la situazione in Ucraina: “Non trovo innocenti perché l’iniziativa politica andava presa prima del 24 febbraio, dopo l’invasione la decideranno le armi, i margini per la mediazione sono estremamente ridotti. Abbiamo sentito parole che non hanno incoraggiato un compromesso, Jens Stoltenberg ha parlato di vittoria contro la Russia”.

“L’Europa stessa – aggiunge il Governatore – non ha fatto a mio parere quello che andava fatto prima del 24, bisognava dire che la prospettiva per l’Ucraina non era l’ingresso nella Nato, ma la neutralità, garantita dall’Occidente e dall’Europa. Non è innocente l’Ucraina, che non ha rispettato gli accordi di Minsk sull’autonomia del Donbass e modifiche costituzionali mai avvenute. Ci sono state tante cause che hanno determinato l’iniziativa della Russia, che porta in maniera chiara la responsabilità di aver scatenato questa guerra”.

“In questa guerra – sottolinea ancora De Luca – c’è un colpevole certo, ma non vedo innocenti. La Russia è colpevole perché ha invaso un paese indipendente, ma mi domando cosa è cambiato in questo anno che abbiamo alle spalle. Un anno fa nessuno parlava di Ucraina, solo di Afghanistan. Poi siamo arrivati sull’orlo della guerra mondiale. C’è un solo episodio che ha determinato questo aggravamento, quindi il percorso di ingresso alla Nato dell’Ucraina. Non parte tutto da lì, ma diventa uno degli elementi che ha spinto la Russia a intervenire. Zelensky merita il nostro rispetto, ha dato prova di coraggio, determinazione e capacità di unire il suo popolo. Poi anche lui ha le sue responsabilità”.

Brindisi ricorda poi a De Luca il tentativo di Matteo Salvini, leader della Lega, che vuole andare a Mosca, con il governatore che resta senza parole, giunge le mani a dire ‘ma di che cosa parliamo’, poi scherza: “E dai andiamo avanti…”.

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