Covid, Tar: niente maxi-risarcimento a Confestetica per Dpcm
Nessun risarcimento per danni all’immagine, al prestigio e alla reputazione della categoria dell’estetista è dovuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Salute a Confestetica, l’associazione nazionale maggiormente rappresentativa dei soggetti che operano nei centri estetici. L’ha deciso con sentenza il Tar del Lazio. La cifra risarcitoria richiesta era stata quantificata in 70 milio di euro; la responsabilità civile dell’Amministrazione era stata indicata in seguito alla sentenza con la quale il Tar del Lazio aveva annullato uno dei Dpcm emessi nel corso della pandemia, segnatamente quello che aveva escluso i centri estetici dai “servizi alla persona” che potevano rimanere aperti nelle cosiddette “Zone rosse”.
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