Lamboghini, migliore azienda automobilistica in cui lavorare: i dettagli
Lamborghini è una delle migliori aziende italiane in cui lavorare in campo automobilistico. Lo ha decretato Randstand che ha inserito al primo posto nella classifica elaborata sulle aziende italiane, in base a specifici criteri.
Nel dettaglio, la Lamborghini eccelle in termini di reputazione, remunerazione e benefit, nonché per il livello di salute e sicurezza garantiti ai dipendenti sul posto di lavoro. Umberto Tossini – Chief Human Capital Officer di Lamborghini ha spiegato che tutti questi importanti fattori derivano dall’idea di base di fornire, ai propri dipendenti, “Benessere, in senso olistico, apprendimento continuo e attenzione ai tanti aspetti della Diversità per la progettazione di un ambiente di lavoro attraente“.
“È questo approccio che ha portato a riconoscimenti come quello di Randstad Employer Brand Research, che conferma che l’attenzione al benessere e alla cura delle persone è la chiave per diffondere consapevolezza e generare valore“, ha aggiunto. “Le nostre numerose iniziative mirano a coltivare il senso di appartenenza dei nostri dipendenti, favorendone l’evoluzione e la crescita grazie a una cultura aziendale basata sulla promozione dell’individualità e del rispetto reciproco”, conclude.
Un nuovo premio per l’azienda
Il nuovo premio si aggiunge a un altro riconoscimento ricevuto dall’azienda, ossia il Top Employer Italy, ottenuto per il nono anno consecutivo. Premi che confermano il forte impegno della Casa di Sant’Agata nel perseguire una strategia di welfare aziendale di altissimo valore che mette al centro i propri impiegati.
Nel 2021, l’azienda ha presentato il progetto Lamborghini Feelosophy, sviluppato con l’obiettivo di prendersi cura dei suoi dipendenti in senso olistico, facendo leva su iniziative che promuovono il benessere fisico e mentale, arricchendosi di nuove proposte dedicate, ad esempio, all’alimentazione sostenibile e all’importanza del sonno, ma anche a sostegno della diversità, dell’inclusione e della parità genitoriale, anche dal punto di vista dello stipendio.
Fonte: Leonardo.it
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