Lo sloveno, fermo da gennaio a fine maggio per i suoi mai chiariti problemi personali, è sotto contratto fino al 2024 con la Dea e di fatto non è mai stato fuori rosa, tanto da essere tenuto nell’elenco dei 17 giocatori stranieri anche a fine gennaio, quando era chiaro che non avrebbe più giocato salvo per quella che avrebbe dovuto la passerella simbolica all’ultima giornata per salutare i tifosi. E invece i dieci minuti finali contro l’Empoli sono stati una sorta di ritorno di un giocatore appesantito ma ancora valido e insolitamente combattivo.
Il 34enne fuoriclasse ha l’intenzione di andare avanti, possibilmente ancora ad alto livello, almeno per un’altra stagione, preferibilmente in Italia. Lo avrebbero cercato squadre di media classifica specializzate in giocatori esperti come la Sampdoria, con i vari Quagliarella, Candreva e altri, o la Salernitana, che lo scorso anno ha puntato sul 39enne Ribery e sul 34enne Perotti.
Ma Ilicic abita a Milano dal 2017 e non vorrebbe allontanarsi dal capoluogo lombardo. L’Atalanta ovviamente resta la sua prima opzione per il suo tredicesimo anno consecutivo nella nostra serie A, dove gioca ininterrottamente dal 2010 quando l’allora presidente del Palermo, il compianto Zamparini, lo porto’ in rosanero appena 22enne insieme al connazionale Bacinovic.
Quattro stagioni in Sicilia, con una finale di Coppa Italia disputata al primo anno, tre anni a Firenze tra alti e bassi con un’altra finale di Coppa Italia, poi i cinque anni a Bergamo con tre esperienze in Champions e altre due finali di Coppa Italia, per un totale di 172 presenze e 60 gol in nerazzurro. Ilicic è fermo praticamente da Natale.
Due spezzoni a Udine il 9 gennaio e poi due settimane fa nella sconfitta casalinga contro l’Empoli in cui è apparso un po’ imbolsito ma motivato e reattivo, sfiorando il gol in due occasioni in appena dieci minuti. Quel 21 maggio Ilicic non ha salutato il pubblico come un giocatore al passo di addio e via social dopo la partita ha scritto testualmente ‘Atalanta, un nuovo inizio’ postando la foto del suo ingresso in campo, rimarcando la sua voglia di andare avanti.
Ha un buon rapporto con Gasperini e fisicamente è integro: se sta bene a livello caratteriale può ancora fare la differenza in una Dea che non gioca le coppe europee.
Potrebbe restare a Bergamo con un ruolo di jolly, da sesto attaccante dietro ai cinque che si giocano i due posti da titolare, ma potrebbe anche andare a spendersi le sue ultime opportunità anagrafiche in una squadra italiana di seconda fascia e vivendo a Milano il pensiero corre subito alle neopromosse Cremonese e Monza. Due società con cui la famiglia Percassi, che tiene molto allo sloveno e lo ha sempre tutelato, potrebbe trattare un prestito per il fantasista: Galliani lo voleva ai tempi del Milan, per cui quella del Monza potrebbe essere più che un’idea.
E per la Cremonese al ritorno in A dopo 26 anni potrebbe rappresentare un clamoroso colpaccio low cost.
Se ILICIC,ha risolto i suoi problemi,l’Atalanta lo tiene sino a fine contratto e se a Lui farà piacere,proseguiranno anche rinnovando.Società e Tifosi sono e saranno sempre con Lui.