Uno stanziamento totale di oltre 26,6 milioni di euro. Per quanto riguarda il primo intervento, “gestione ottimale delle risorse idriche del Cilento e Vallo di Diano tra digitalizzazione delle reti, tecnologie di misura smart e sistemi di monitoraggio avanzati”, nelle scorse ore è arrivata la comunicazione dell’inserimento nella graduatoria dei programmi finanziati in quanto c’è stato un incremento dei fondi disponibili.
L’importo assegnato è di 12.032.932 euro, che saranno impiegati fino a tutto settembre 2023, tra l’altro, per installare 641 misuratori di portata in entrata/uscita dai serbatoi, 270 datalogger di misura dei livelli idrici nei serbatoi e 5.000 smart meter (contatori di ultima generazione) per le utenze; ma anche per inserire valvole riduttrici di pressione e soprattutto per sostituire tratti di rete per una lunghezza stimata di 17,5 km.
Passando al secondo progetto finanziato, il presidente di Consac, Gennaro Maione, ha firmato l’”atto d’obbligo” chiesto dal Mims per l’erogazione di
uno stanziamento da 14.644.288 euro, a valere sul Pnrr, destinato essenzialmente alla sostituzione di alcuni tratti dell’adduttrice Faraone.
Nello specifico il II (dal partitore di Roccagloriosa a quello di Camerota) e III lotto (da Casal Velino a Castellabate). Interventi attesi da tempo, in
programma dal prossimo ottobre alla fine del 2025.
“Due notizie importanti – commenta il presidente Maione – che confermano la validità della strategia di Consac per migliorare sempre più
l’efficienza del servizio e proseguire la necessaria opera di adeguamento e/o rinnovamento della rete idrica”. Poi il numero uno di Consac entra nel
merito: “Siamo di fronte a un risultato unico per il nostro territorio, perché ai 5 milioni che già ci aveva assegnato la Regione si aggiungono ora quasi 15 del Pnrr.
Grazie a questi stanziamenti andremo a sostituire la principale adduttrice di tutto il Cilento, alto e basso, e la renderemo funzionante. Inoltre, con gli altri 12 milioni messi a disposizione, modernizzeremo la nostra azienda, che diventerà un consorzio 4.0 con prospettive di efficienza più che interessanti. Infine, non può essere trascurata la capacità per il Sud, per una grossa azienda pubblica del Sud, di attingere subito a importanti finanziamenti del Pnrr”.
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