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Vaiolo delle scimmie, Oms: “Valutiamo se è emergenza internazionale”

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L’Oms sta lavorando per cambiare nome al vaiolo delle scimmie. Come è già accaduto per il Covid, così denominato da un certo momento in poi per evitare che l’epidemia di coronavirus venisse identificata con la Cina, anche per quello che in inglese si chiama «monkeypox» verrà trovata un’altra definizione.

La decisione, annunciata dal direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, arriva dopo l’appello di trenta scienziati che la scorsa settimana hanno segnalato l’«urgente bisogno» di trovare un nome che non sia discriminatorio e non crei alcuno stigma nei confronti dell’Africa, a maggior ragione essendo ignota l’origine geografica dell’epidemia.

Il Comitato di Emergenza dell’Oms, ha spiegato il capo dell’organizzazione, è convocato per il 23 giugno. «Stiamo lavorando a una soluzione con partner ed esperti di tutto il mondo», e l’annuncio della nuova definizione e sarà fatta «il prima possibile».

Intanto la diffusione della malattia preoccupa l’Organizzazione mondiale della Sanità che sta valutando se si tratti di «un’emergenza internazionale». «Il focolaio di vaiolo delle scimmie è insolito e preoccupante», ha detto Tedros . «Anche per questo motivo ho deciso di convocare il Comitato di Emergenza».

La Commissione europea sta finalizzando un contratto per l’acquisizione di 110mila dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie, che saranno presto a disposizione dei Paesi membri che ne hanno maggiore necessità. «Questo è un chiaro segnale — ha detto la commissaria Ue per la Sanità Stella Kyriakides — che l’agenzia Hera (l’Autorità per la preparazione e la risposta sanitaria della Commissione europea) può rispondere efficacemente alle minacce alla salute».

Dal 18 maggio sono circa 900 i casi segnalati in 19 Stati membri dell’Ue, Norvegia e Islanda. Sulla base del maggior numero di casi, le consegne delle dosi di vaccino inizieranno già entro la fine di giugno per gli Stati membri prioritari che hanno concesso esenzioni nazionali per il vaccino. In Italia intanto, secondo gli ultimi dati disponibili, si conterebbero 31 casi accertati, ai quali si aggiunge un primo contagio confermato in Piemonte.

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