Il funzionamento è semplice: tutte le persone – famiglie, pensionati, single, studenti – che hanno a disposizione una camera libera e desiderano utilizzarla per ospitare una persona rifugiata, o che hanno del tempo da dedicare all’accoglienza possono registrarsi sul sito www.refugees-welcome.it. Sulla stessa piattaforma, si iscrivono i rifugiati che hanno bisogno di ospitalità e supporto. Sono poi i gruppi locali dell’associazione ad occuparsi di individuare l’abbinamento migliore, agevolando l’incontro fra la domanda e l’offerta di ospitalità e mentoring.
In particolare, Refugees Welcome Italia si occupa di tutti quelle persone in uscita dai tradizionali percorsi di accoglienza (Centri SAI) e che ancora non sono completamente indipendenti. L’associazione è inoltre attiva nelle emergenze, l’anno scorso per l’Afganistan, oggi per l’Ucraina. A Salerno e provincia, al momento, sono già circa 40 le famiglie che hanno già messo a disposizione la propria casa e il gruppo ha al suo attivo una prima accoglienza riuscita.
“Il gruppo territoriale di Salerno e provincia nasce a dicembre dello scorso anno e ad oggi ha già realizzato una prima accoglienza di una giovane mamma ucraina con sua figlia di 7 anni nel comune di Maiori, nell’accogliente comunità della Costiera Amalfitana. Grazie alla preziosa disponibilità ad ospitare di Paola e della volontaria facilitatrice Alessia, un’intera comunità si è attivata e Juliya, arrivata in Nord Italia a Marzo e desiderosa di riprendere la propria vita vicino al mare, ha scelto come sua destinazione Salerno all’inizio di Maggio e ora già lavora e sua figlia ha iniziato ad integrarsi con un primo campo estivo e a settembre inizierà la scuola” racconta Bianca Barone, responsabile del gruppo appena formatosi.
Il gruppo, ha iniziato a fare rete con diverse realtà dedicate all’accoglienza nel territorio e intende supportare il cambiamento culturale in corso, rafforzandolo, dell’apertura della propria intimità domestica per uno scambio di cittadinanza attiva. Per la sua giovane età, il gruppo inteso focalizzare i propri sforzi non già sull’emergenza, lasciando questo compito al più numeroso e storico gruppo di Napoli con il quale si coordina, ma alla gestione della relazione di fiducia che parte dalla comprensione profonda dei bisogni di ambo gli attori, ospitante e ospitato, famiglia e rigugiato/a, credendo nello specifico ruolo di supporto, affiancamento, mentoring per la facilitazione di un atto concreto di aiuto quale quello dell’accoglienza in famiglia.