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Sabatini: “Non ho ancora metabolizzato la fine della storia. Avrei riscattato Bonazzoli”

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«No, non ho ancora metabolizzato la fine della mia storia con la Salernitana, dopo sei mesi di lavoro incessante…ma non ne voglio parlare, dai». Sulle colonne del “Il Secolo XIX” oggi in edicola c’è una intervista – ripresa in un post, pubblicato sul proprio profilo Facebook, dal giornalista Michele Spiezia – a Walter Sabatini, ex diesse anche della Sampdoria: un pensiero alla doria e uno sul calcio italiano.

«Come vedo la nuova stagione e il mercato? Come la vedo…? Molto male, perché sono uno spettatore. Per me una situazione difficile da sopportare. Io non sono uno spettatore nel calcio, mi sento defraudato di qualcosa che mi appartiene. Ecco quindi la vedo male. Ecco, comunque, più che della Salernitana vorrei parlare di Samp. I miei progetti? Il calcio non mi può “squalificare”, congelare…sono ottimista. Dopo la separazione dalla Salernitana mi trovo in una condizione che definisco di riposo coatto».

Non parla di Salernitana ma di Sampdoria, eppure tra i due club balla il cartellino di Federico Bonazzoli. La Salernitana eserciterà il diritto di riscatto per “acquistare” il cartellino, prezzo stabilito in 6 milioni? Chissà. «Se fossi rimasto io lo avrei fatto, Federico è una grande punta che appaga la mia sete di estetica nel calcio. Solo un cieco non si accorge di quanto sia forte. Ha segnato gol fondamentali per la salvezza della Salernitana, che io ho vissuto come una situazione ipnotica, l’inseguimento di un ideale, di un miracolo, da consumare in pochi mesi. Da “rincorrere con felicità”, come disse Davide Nicola».

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