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Alimenti rosicchiati dai topi: chiuso dai Nas negozio indiano in provincia di Salerno

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I Nas di Salerno hanno chiuso un esercizio di vendita di alimenti etnici, in provincia di Salerno, rappresentato legalmente da un cittadino indiano, dove nel corso di una verifica ispettiva sono state rilevate pessime condizioni igienico-sanitarie come la presenza di escrementi di ratti sulle superfici di lavoro, sulla pavimentazione e sugli scaffali di esposizione dei prodotti alimentari in vendita. All’interno del locale sono state inoltre rinvenute rudimentali trappole per topi, ragnatele e sporco pregresso in tutti gli ambienti.

Sequestrati 7,6 quintali di prodotti alimentari (farine, semola, riso, zucchero, spezie, succhi di pomodoro e patate), tra cui alcune confezioni rosicchiate da roditori. Il valore dei provvedimenti adottati ammonta ad  200 mila euro. Il bilancio dei controlli nel salernitano è di tre esercizi chiusi, 15 diffidati per carenze igienico-sanitarie e strutturali, sequestro di ulteriori 250 Kg di alimenti e 25 litri di olio privi di tracciabilità, contestazione della mancata attuazione del piano di autocontrollo.

Le operazioni rientrano nella campagna di controllo su tutto il territorio italiano del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute. E’ stata verificata la regolarità delle strutture di ristorazione e di preparazione enogastronomica essenzialmente riconducibili a culture di Paesi extra europei, nonché alla relativa filiera di fornitura di materie prime alimentari etniche.

I controlli hanno inteso accertare il rispetto delle procedure di preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti, dello stato igienico e strutturale dei locali di ristorazione e degli esercizi di vendita e di stoccaggio degli alimenti. Particolare attenzione è stata riservata al mantenimento della catena del freddo, in relazione ai cibi da mangiare crudi, ed ai canali di importazione e distribuzione delle derrate alimentari e delle materie prime provenienti da Paesi esteri, gestiti da aziende di commercio all’ingrosso, di deposito e di trasporto.

Nel mese di maggio, periodo nel quale è stato rafforzato il dispositivo di controllo allo specifico comparto, i NAS hanno effettuato 1.155 ispezioni che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 506 strutture (pari al 43% circa degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate alla Autorità Giudiziaria e Sanitaria 490 operatori di settore e contestate oltre 740 sanzioni amministrative per un valore complessivo di oltre  600 mila euro.

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