Ha per titolo “Il Borgo dei Fermenti” il progetto elaborato dal Comune di Oliveto Citra (SA) e finanziato dal Ministero della Cultura con fondi PNRR, nell’ambito del Piano Nazionale Borghi (Linea B). Il Comune dell’Alta Valle del Sele si aggiudica un finanziamento pari a 1 milione e 600 mila euro, con il quale porterà a compimento un ambizioso piano di rigenerazione sociale e culturale del centro storico che toccherà diversi ambiti tematici, fra i quali: l’aumento dell’attrattività residenziale; il miglioramento dei servizi pubblici e di accoglienza ai visitatori, con particolare riguardo a quelli con diversa abilità; lo sviluppo del turismo esperienziale; il rafforzamento dell’inclusione sociale, della partecipazione e dell’ecosostenibilità. Il tutto con uno sguardo prioritario alla crescita dell’offerta culturale, attraverso l’allestimento di nuove proposte attente alla qualità e all’originalità.
“Non possiamo non sottolineare con una certa soddisfazione – è il commento del sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata – il fatto che il ‘Borgo dei Fermenti’ sia in testa, a pari merito, nella graduatoria regionale campana con un punteggio di 91 punti su 100, che è il più alto anche tra gli interventi finanziati nel resto d’Italia. È il segno che il nostro modo di lavorare sulla valorizzazione delle identità locali, per quanto ci costi non di rado fatica, viene giudicato valido e credibile.
Certo, il progetto è ambizioso e ci sarà molto, moltissimo da fare perché possa generare un concreto contributo di contrasto ai fenomeni di spopolamento e ritardo di sviluppo che affliggono non solo Oliveto Citra, ma la quasi totalità dei piccoli paesi delle aree interne. In ogni caso, anche in questa nuova sfida, ci cimenteremo con la passione e la tenacia di sempre.
Per il momento – aggiunge Pignata – non posso esimermi dal ringraziare quanti hanno lavorato al conseguimento di un risultato davvero significativo per la nostra Comunità. Primi fra tutti i nostri dipendenti comunali, che si sono profusi in un generoso sforzo collettivo; una menzione deve però necessariamente andare a coloro che, in fase di elaborazione progettuale, sono stati chiamati a maggiori responsabilità: Ulderico Iannece, che ormai da tempo è garanzia di professionalità ed efficienza; Federica Caputo che si è spesa, fra l’altro, in un importante lavoro di raccordo con i partner”.
Pignata continua: “Un grazie particolarmente sentito va poi a tutte le realtà olivetane e del territorio che hanno raccolto il nostro appello a sostenere la fase di co-progettazione con suggerimenti e spunti di riflessione. Sono lieto perciò di poter dire che le proposte elaborate LA.S.A.T. srl, Fondazione San Francesco d’Assisi ONLUS, Associazione culturale Mefitis, Associazione Pro Loco Oliveto Citra APS, Ente Premio Sele d’Oro ODV, Sinergia Telecomunication, Alessio Scilocchi e Dominique Amendola hanno avuto il merito di migliorare in maniera significativa la qualità complessiva della nostra iniziativa.
La gratitudine di noi tutti, e mia personale, va inoltre a quei compagni di strada, vecchi e nuovi, che hanno arricchito il nostro progetto con contributi di idee, di esperienza, di metodo o di visione: Francesco Mutti e la Mutti Spa; Paolo Logli; Mauro Berruto; Roberto Tarasco, Gabriele Vacis e Potenziali Evocati Multimediali; Paolo Verri (che, mi piace sottolinearlo, alla guida della Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha dimostrato che nella valorizzazione delle risorse culturali il Mezzogiorno può competere in qualsiasi contesto internazionale); l’agenzia Noema; Alex Buroni con lo staff di Stark srl di Cagli. Mi fa piacere, infine, ricordare e sottolineare l’adesione al progetto venuta da partner quali la Provincia di Salerno, il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno, l’Istituto di Istruzione Superiore Assteas, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio”.
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