Un’apertura all’istallazione dei dossi, delle strisce pedonali rialzate, come da più parti proposte, tra queste anche da Ciro Aniello Pietrofesa , presidente provinciale dell’Anva. «Mi viene detto che non è possibile o comunque ci sono problemi per installare i dossi – afferma Tringali – . » Le telecamere. In città ci sono 238 telecamere.
Tra quelle per le quali bisogna accertare l’effettivo funzionamento c’è la telecamera sopra l’ingresso del parcheggio alle spalle della caserma Angelucci, dove è avvenuto l’incidente nel quale è morto Ferruzzi. La sicurezza urbana anche nel settore della mobilità è un concetto molto ampio. Si parla anche di evitare l’ingresso dalle corsie del lungomare che provengono dal centro all’interno del parcheggio, per evitare di tagliare la strada alle moto e alle auto che sono in accelerazione ripartendo dal semaforo all’angolo tra via Mantegna e lungomare Marconi. Il cartello di controllo elettronico della velocità pur installato non dissuade nessuno da spingere sull’acceleratore.
«Tutte le soluzioni si riducono a un problema di fondi disponibili per realizzare gli interventi», precisa Tringali. Sono passate poche ore dalla morte di Ferruzzi e all’incrocio tra via Mantegna e lungomare Marconi non si fa altro che parlare di quest’incidente. Tra gli stessi che si commuovono, però, c’è poi chi passa a piedi con il segnale rosso del semafori per i pedoni. Solo in quel punto, ieri pomeriggio, dalle 18 alle 19, sono passate con il rosso oltre cento persone, più del 20% di chi ha attraversato sulle strisce pedonale semaforizzate.
Non hanno rispettato il segnale rosso 27 auto e 39 scooter, sia provenienti dal centro sia da via Mantegna. La sicurezza comincia prima di tutto dal propria salvaguardia e con il rispetto del codice della strada.
Fonte la Città di Salerno