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Tutela dell’ambiente e attività di contrasto dei carabinieri: convegno all’Università

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I reati ambientali presentano, oggi, caratteristiche tali da suscitare riflessioni sull’adeguatezza della disciplina vigente in materia di svolgimento delle indagini, tanto in ambito nazionale, quanto nel contesto europeo.

“Il ruolo della Polizia Ambientale. Le competenze dell’Arma dei Carabinieri nel settore della Tutela dell’Ambiente e le attività di contrasto al crimine ambientale” è il focus del convegno che si è tenuto stamani nell’Aula Magna “Vincenzo Buonocore” dell’Università degli Studi di Salerno, organizzato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno e dall’Ateneo.

Folta la platea di studenti, tecnici, autorità e rappresentanti del mondo delle istituzioni e dell’impresa che hanno partecipato all’evento. Ai saluti istituzionali del Rettore Vincenzo Loia e del comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno, colonnello Gianluca Trombetti, sono seguiti gli interventi di Tiziano Zarra, delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Salerno alla Sicurezza e alla Protezione Civile, su “Approcci innovativi e tecnologie avanzate nella tutela dell’ambiente e nel contrasto ai reati ambientali”, del generale di Brigata Ciro Lungo, comandante Regione Carabinieri Forestali di Napoli, su “Tutela dei Boschi e dissesto idrogeologico”, del tenente colonnello Giuseppe Capoluongo, comandante del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Salerno, su “Nuove Frontiere del Crimine Ambientale – Un caso di scuola: Il Fiume Sarno”, del dottor Angelo Frattini, sostituto procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno, su “Principali Normative a Tutela dell’Ambiente. Principii ed Esperienze Giudiziarie” e del dottor Carlo Rinaldi, sostituto procuratore presso il Tribunale di Salerno, su “Le Nuove Disposizioni in materia di Reati contro il Patrimonio Culturale”. La professoressa Virginia Zambrano del Dipartimento di Scienze Aziendali – Management & Innovation Systems Unisa ha coordinato i lavori.

Il tema della tutela dell’ambiente e della polizia ambientale – ha dichiarato il colonnello Trombetti – è divenuto sempre più emergente nel corso degli anni, poiché rivolta a funzioni di protezione del paesaggio, del territorio e del mare, nonché al contrasto degli illeciti in materia di rifiuti.
Non vi è dubbio, infatti, come la difesa dell’ambiente costituisca condizione indispensabile per il futuro del nostro pianeta e precondizione strutturale per la salvaguardia di diritti ed interessi collettivi.
Con la riforma introdotta dal Decreto Legislativo 177 del 2016 e la conseguente unificazione tra l’Arma ed il Corpo Forestale dello Stato, la sua tutela rappresenta un asse d’intervento prioritario sia sul piano della polizia giudiziaria che amministrativa, ove i Carabinieri esercitano competenze dirette e generali, tramite il Comando Unità Forestali, Ambientali ed Agroalimentari, cui fanno capo anche il Comando per la Tutela Ambiente e la Transizione Ecologica ed i Nuclei Operativi Ecologici”.

Il convegno di oggi è l’espressione della forte sinergia tra il mondo accademico e gli organi di controllo e repressione – ha dichiarato il Rettore Loia. – La natura propria dell’ambiente quale bene giuridicamente protetto, conduce alla necessità di predisporre un’adeguata razionalizzazione e concertazione dell’attività inquirente, non solo allo scopo di assicurarne l’efficacia ma anche all’effettiva e totale comprensione degli elementi che ne formano l’oggetto.”

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