Per De Luca “il problema sta diventando serio. E’ necessario fare la quarta dose per gli anziani ultraottantenni. Corriamo il rischio di avere picchi pesanti già a fine luglio, ovvero prima dell’autunno. Bisogna tornare a mettere la mascherina. Ci sono stati eventi musicali all’aperto, con decine di migliaia di persone senza mascherine, da Salerno a Napoli…”.
Per De Luca la Campania resta la regione che registra il numero più basso di decessi in relazione alla popolazione, ma di fronte alla ripresa del contagio bisogna ridefinire il piano di contrasto al Covid. “Ci sono alcuni ospedali come Cardarelli o Caserta dove i posti Covid sono già occupati al 100 per cento. In generale abbiamo il 60 per cento di occupazione dei ricoveri ordinari e il 40 per cento di occupazione delle terapie intensive”.
Il piano A che la Regione prevede comporta la chiusura graduale di reparti ordinari di fronte all’aumento del numero di pazienti Covid. “Questo determinerà problemi per pazienti che hanno patologie diverse dal Covid, ma non possiamo avere pazienti per terra” aggiunge il governatore. In questo piano A è previsto l’uso di farmaci antivirali con impiego straordinario di medici di famiglie e di farmacie, poiché difficilmente saranno riaperti i centri vaccinali come abbiamo visto durante le fasi dell’emergenza.
In Campania i posti di ricovero Covid occupati sono 770, mentre i posti Covid in terapia intensiva sono 76.
Il presidente della Regione attacca sulla sanità poi il governo Draghi. “Non sta facendo nulla” dice. “E’ come se non avessimo il ministero della Salute nel nostro Paese, navighiamo a vista, non si è deciso nullo sull’obbligo della mascherina, né c’è il riparto dei fondi sanitari nazionali. E’ sconcertante, Roma non esiste. La Campania è in contenzioso con il governo sul riparto”.