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Crollo sulla Marmolada: i morti potrebbero essere circa 30

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C’è anche un bambino di 9 anni tra i dispersi della tragedia sulla Marmolada. E sono circa 30 gli alpinisti travolti dalla massa di ghiaccio e detriti venuta giù dalla vetta del ghiacciaio. I soccorritori sono al lavoro ma temono di non riuscire più a trovare persone ancora in vita: “Difficile riconoscerle, i corpi sono straziati”. Nel numero dei dispersi  un alpinista veneto, di Malo, nel Vicentino: si chiama Filippo Bari e ha 27 anni.

E due di Pergine Valsugana, una donna e un ragazzo. Inoltre, due guide alpine: una veneta e l’altra trentina. Stamattina a Canazei arriverà il presidente del Consiglio, Mario Draghi. A Canazei, dove è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di ricerca dei dispersi. è atteso l’arrivo anche del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Sono proseguite per tutta la notte le ricerche dei possibili dispersi nel crollo del ghiacciaio sommitale di Punta Rocca, in cima alla Marmolada: i fari dei vigili del fuoco hanno illuminato la parete della Marmolada, da cui si è staccato il gigantesco seracco di ghiaccio che ha ucciso sei escursionisti ferendone altri dieci, per permettere ai droni dotati di termocamere di continuare le ricognizioni. All’alba le squadre di soccorritori hanno ripreso le operazioni. “Il rischio di altri crolli è alto”, spiega Walter Cainelli, presidente del Soccorso alpino e speleologico del Trentino.

Intanto sono arrivati i primi parenti delle sei vittime, le cui salme sono state portate al palaghiaccio di Canazei dove è stata allestita la camera ardente. Stamattina il riconoscimento da parte dei parenti. Le vittime sono tre italiani, un cecoslovacco e un uomo e una donna non ancora identificati.

Mattarella: “Cordoglio e vicinanza ai parenti delle vittime”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha telefonato al governatore trentino, Maurizio Fugatti per esprimere cordoglio e vicinanza. “Il capo dello Stato – spiega Fugatti – ha voluto trasmettere anche alla nostra comunità oltre che ai parenti delle vittime il proprio cordoglio. Allo stesso tempo ha espresso parole di gratitudine ai soccorritori che si stanno prodigando, in condizioni non certo facili, alla ricerca delle vittime della grossa frana che ieri pomeriggio ha causato morte e devastazione”.

Verifiche nei parcheggi

“Sono ancora in corso le verifiche per identificare i proprietari delle 16 auto che attualmente si trovano nei parcheggi situati nei pressi dei sentieri di accesso all’area”, comunica il Soccorso alpino del Trentino che sta coordinando le ricerche.

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