Site icon Salernonotizie.it

Anziana uccisa in casa a Salerno, si chiude il cerchio: arrestato l’ex badante

Stampa
Si chiude il cerchio introno all’omicidio della 91enne Maria Grazia Martino ed il ferimento della sorella 86enne Adele ritrovate entrambe domenica mattina a terra nella cantina della casa di Via San Leonardo, al civico 164 riverse in una pozza di sangue. In casa c’era anche il terzo fratello, Isidoro allettato e chiuso nella sua stanza.

Le indagini della Squadra Mobile di Salerno hanno consentito di risalire all’autore del delitto: si tratta dell’ex badante delle due donne, Giuseppe Buono, 41 anni residente a Baronissi.

L’uomo ha confessato di aver ucciso Maria Grazia Martino e ferito gravemente la sorella colpendole con una mazza di ferro. Il movente sarebbe da ricercare in una ingente somma di denaro custodita dalle due sorelle.

Buono ha confessato di aver sottratto 3400 euro, provento del fitto di alcune proprietà della famiglia, soldi poi rinvenuti nella sua abitazione. L’ex badante ha scavalcato un muro ed è entrato nell’abitazione probabilmente intorno alle 13,30 di sabato mattina 9 luglio e come ha raccontato dopo aver chiuso l’anziano è stato sorpreso dalle due donne. Una volta che si è visto scoperto l’uomo ha perso la testa brandendo un bastone in ferro (l’arma ancora non è stata trovata ,forse gettata in un cassonetto) ed ha colpito le donne che, nel frattempo,  avevano tentato la fuga arrivando nella tavernetta.

I dettagli dell’omicidio sono stati snocciolati in una conferenza stampa che si è svolta presso la Procura del Tribunale di Salerno diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Borrelli. Da quanto si è appreso il ladro non sapeva che in casa c’era un tesoro ben più ampio in quanto gli Agenti della Polizia hanno trovato circa 340.000 €. 

Determinanti per le indagini condotte dagli uomini del vice questore Giovanni Di Palma, le perquisizioni e la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona oltre alla comparazione dei rilievi eseguiti dalla Scientifica. Fondamentali infatti anche i rilievi eseguiti nell’immediatezza dei fatti.

Buono è stato incastrato anche dall’impronta di una scarpa comparata nella perquisizione domiciliare in cui è stata rinvenuta la scatola delle scarpe della marca che era stata rilevata dall’inchiesta. L’uomo è ora sottoposto a fermo per rapina impropria, omicidio e tentato omicidio.

Exit mobile version