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Cisl Fp Salerno: accordo importante per la stabilizzazione dei precari in Sanita’

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Un accodo importante quello siglato in Regione Campania in data 11 luglio tra organizzazioni sindacali e la Direzione Generale Tutela della Salute e Coordinamento SSR – dichiara Alfonso Della Porta Segretario Provinciale con delega alla Sanità –  Alla luce di due fattori di cambiamento. Il primo che riguarda la stabilizzazione del personale sanitario e socio sanitario che ha maturato i requisiti dei 18 mesi previsti dalla legge di bilancio entro il 30 giugno 2022. L’altro che lo spostamento delle date entro le quali poter fare ancora i percorsi di stabilizzazione con concorsi riservati del 50 per cento dei posti per gli atri aventi diritto in quanto assunti mediante procedure diverse, potranno slittare e concludersi entro il 31 dicembre 2024. Percorsi non differenziati ma applicabili contestualmente e simultaneamente. Ovviamente le procedure dovranno essere attenzionate in ogni azienda poiché vige il vincolo finanziario e la compatibilità economica finalizzata ai reclutamenti nell’ambito dei piani triennali dei fabbisogni di personale approvati dalla Regione Campania. Per le aziende sanitarie della Provincia di Salerno sono ampie le possibilità di stabilizzare tutti gli operatori sanitari e socio sanitari. Infatti per l’Asl Salerno risultano aventi diritto all’applicazione della legge Madia di cui ai commi 1 e 2 ovvero i requisiti dei 36 mesi, 5 dirigenti e 9 operatori del comparto, nel mentre per l’AOU Ruggi non risultano operatori in possesso dei requisiti dato che l’Azienda ha proceduto con le stabilizzazioni. Per quanto attiene i requisiti dei 18 mesi all’Asl Salerno, a fronte di una carenza di organico definita nel piano dei fabbisogni triennali relativi agli anni 2020/2022, abbiamo che a fronte di una necessità d’ assunzione per 566 dirigenti, 557 operatori del comparto e 596 operatori socio sanitari (OSS), un numero di operatori aventi diritto rispettivamente di 46 per la dirigenza e 366 per il comparto.  Per l’ AOU Ruggi invece a fronte di una carenza di 236 unità della dirigenza sanitaria, 303 del comparto e di 184 OSS, abbiamo che hanno diritto alla stabilizzazione 30 dirigenti, 276 operatori del comparto sanitario e 179 OSS.

Ne deriva – conclude Della Porta – che gli aventi diritto alla stabilizzazione sono sempre inferiori al fabbisogno previsto. Inoltre con l’accordo si sancisce che tali procedure sono prioritarie e prevalenti rispetto alle ordinarie forme di reclutamento per il medesimo profilo professionale.

 

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