La notizia era nell’aria già da tempo perché il professionista in questione ha già affrontato l’argomento coi propri pazienti. In casi del genere, l’Azienda Sanitaria Locale dovrebbe- come riporta oggi il quotidiano “Le cronache” consultabile online – nominare un sostituto che sia afferente a quel territorio. Al momento ciò non è stato fatto e a breve un migliaio di cittadini si ritroveranno senza assistenza sanitaria di base.
Il tutto si potrebbe ulteriormente aggravare se si pensa all’imminente e nuovo ciclo vaccinale a cui dovranno sottoporsi dapprima i fragili, sessantenni ed ultrasessantenni e in un secondo momento il resto della popolazione.