A sollecitare i vertici aziendali – come riporta oggi il quotidiano “Le cronache” consultabile online – è la Uil Fpl di Salerno, che evidenzia come il personale sanitario in tutti i turni di servizio articolati per il pronto soccorso assolve contestualmente più attività che si sovrappongono, dalla gestione dei pazienti accettati in codici di emergenza, a quella dei pazienti positivi al Covid.
“Gli stessi operatori che prendono in carico i pazienti provvedono alle necessità assistenziali del caso, pianificando gli interventi assistenziali, effettuano il tampone antigienico per la determinazione dell’eventuale positività al covid 19 e provvedono, contestualmente, alla gestione dei pazienti positivi posizionati in zona isolamento”, ha chiarito ancora il segretario alla sanità, Gennaro Falabella.
Al pronto soccorso, infatti, non esistono percorsi Covid e non, e spesso i pazienti positivi si ritrovano a condividere gli spazi con persone negative, mettendo a rischio la loro incolumità, quella dei loro familiari e soprattutto dei tanti medici e infermieri in servizio