Contribuiscono all’accelerazione anche i beni alimentari, i servizi ricreativi, culturali e perla cura della persona (che passano da +4,4% a +5%) e i servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +7,2%). I prezzi al consumo al netto degli energetici e degli alimentari freschi che rappresentano la componente di fondo segnano +3,8% (era +3,2% a maggio) e quelli al netto dei soli beni energetici +4,2% (da +3,6%). Sono aumenti che non si vedevano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996. L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,4% per l’indice generale e a +2,9% per la componente di fondo.
Secondo il Codacons i prezzi al dettaglio “sono destinati a salire ancora nelle prossime settimane, come conseguenza dell’escalation dei carburanti che registrano livelli altissimi alla pompa e delle evidenti speculazioni sui listini, e l’inflazione è destinata a raggiungere quota 10%”. Per le famiglie il tasso di inflazione all’8% si traduce, a parità di consumi, in una maggiore spesa pari a +2.457 euro annui per la famiglia “tipo”, che raggiungono +3.192 euro annui per un nucleo con due figli.