Sotto torchio, da parte degli inquirenti, Giuseppe Buono, il 41enne di Baronissi, ex badante, che ha confessato di essere stato l’autore dell’omicidio di Maria Martino, la 91enne colpita con una mazza all’interno della sua abitazione di via San Leonardo, dove è stata ferita la sorella.
A quattro giorni dalla tragedia gli inquirenti non abbassano la guardia: non si esclude, infatti, la presenza di un complice mentre si cerca ancora l’arma del delitto: la mazza utilizzata da Buono per colpire le sorelle non è stata ancora individuata. Le sorelle Martino appartenevano ad una famiglia benestante, tanto che in casa, nella stanza del fratello, allettato e sequestrato dallo stesso 41enne di Baronissi, c’erano circa 380mila euro in contanti conservati in due contenitori di legno.
Complimenti agli inquirenti che a tempo di record hanno individuato il responsabile/i.
La notizia del “tesoretto” rinvenuto la si poteva evitare di pubblicarla per evitare alla germana superstite, eventuali nuove azioni malavitose.