L’uomo, difeso dall’avvocato Assunta Mutalipassi, ha confermato – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – di aver colpito Maria e Adele con una bastone in ferro e l’arma del delitto sarebbe poi stata abbandonata nei pressi di via Vinciprova. L’uomo, in carcere da lunedì, non sembra intenzionato a ritrattare la sua versione dei fatti quando ha ammesso di essersi recato presso l’abitazione di via San Leonardo, dall’ingresso secondario di via dei Carrari, per portare via i soldi degli affitti, dal momento che si trovava in forti difficoltà economiche.