Al fine di valorizzare la professionalità acquisita dal personale sanitario e sociosanitario che ha prestato servizio anche durante l’emergenza Covid nelle aziende e negli enti del Servizio sanitario nazionale e per valorizzare strutturalmente i servizi sanitari regionali anche per il recupero delle liste d’attesa si è deciso di avviare rapporti di lavoro a tempo determinato.
Una prima fase di stabilizzazioni potrà riguardare il personale in possesso dei requisiti di anzianità di servizio previsti e reclutato mediante contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, anche non più in servizio. ù
La seconda fase, invece, prevede procedure “diverse” da quelle “concorsuali” e comunque comprensive di tutte le forme nell’accezione fornite nella circolare ministeriale numero 3 del 2017 e comprensive di reclutamento di personale con contratti di lavoro autonomo.
“Ringrazio i precari del Ruggi, dell’Asl salernitana e campana e sono vicino con tutta la segreteria ai lavoratori. Sono convinto che il tessuto sanitario si regge sul personale stabile, motivato e formato. A tutti i precari si rivolge garantendo impegno per processi di stabilizzazione rapidi e trasparenti”.
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