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Confagricoltura: tutela e valorizzazione del Fico Bianco del Cilento

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“Si è fatto tanto per far riconoscere dall’Unione Europea la Denominazione di origine protetta (Dop) e la Indicazione geografica protetta (Igp) a prodotti tipici della provincia di Salerno, ma dopo si è fatto davvero poco per promuoverli e valorizzarli. Non si è riusciti dunque a sfruttare appieno le potenzialità delle Dop e delle Igp per incrementare il reddito dei produttori e l’economia dei territori che hanno il privilegio di fregiarsi di questi marchi di tutela”.

E’ quanto sostiene Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno, analizzando la situazione dei marchi di tutela. Ci sono Dop, come ad esempio il Fico bianco del Cilento, che sono ancora sprovvisti di un consorzio di valorizzazione e tutela, strumento indispensabile per la promozione e la difesa di questo prodotto di eccellenza.

Di Fico bianco del Cilento e di come valorizzarlo si discuterà martedi19 luglio, alle ore 19, nell’aula consiliare di Agropoli, comune che rientra tra i 41 il cui territorio è totalmente compreso nell’areale della dop, di cui fanno parte anche altri 27 centri cilentani parzialmente compresi.

All’iniziativa promossa da Confagricoltura, porteranno i saluti Roberto Mutalipassi, sindaco di Agropoli, e Giovanni Giugliano di Confagricoltura Salerno. Le conclusioni sono affidate a Franco Alfieri, presidente dell’Unione Comuni Paestum e Alto Cilento.

“Il Fico bianco del Cilento è un’eccellenza – rimarca Costantino – che ancora non ha innescato, come era nelle aspirazioni dei promotori del marchio Dop, lo sviluppo virtuoso dei territori. Col passare degli anni l’economia delle Dop non è riuscita ad emergere ed è rimasta un elemento residuale. Bisogna assolutamente invertire questa tendenza”.

 

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