“Ricordo, da bambino, che la Croce di San Liberatore illuminava la collina, era un riferimento anche topografico nel senso che orientava lo sguardo in una zona che rappresentava anche la nostra città – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Napoli – Da anni stiamo lavorando ad un’ipotesi di ripresa di questo simbolo che non è solamente religioso ma anche di identità per tutto il territorio del capoluogo di provincia e i comuni limitrofi”.
Il primo cittadino ha ribadito che l’installazione luminosa “intercetta le prerogative di tre comuni: Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Salerno e proprio dal nostro territorio la Croce si vede indistintamente”. L’installazione ricade su un territorio, di proprietà di Ferrovie dello Stato, favorevole al trekking e da lì si gode di una vista mozzafiato che affaccia sul golfo. “Esistono però delle problematiche nel merito: come è noto, infatti, la Croce di San Liberatore è installata su un territorio che appartiene a Ferrovie dello Stato, c’è un problema di stabilità dell’impianto e il gruppo ha più volte sollecitato l’attenzione su questa problematica”, ha spiegato ancora il sindaco Napoli che si è detto disponibile a lavorare con le amministrazioni dei comuni limitrofi per trovare una soluzione.
Fonte Le Cronache