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Slow Food e Provincia di Salerno portano la Corea del Sud nel Cilento

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Sono venti gli studenti di scuole di ogni ordine e grado provenienti dalla città di Namyangju (Corea del Sud) che da diversi giorni visitano aziende e posti nel Cilento per esportare nell’altra parte dell’emisfero le basi della dieta Mediterranea. Il progetto, coordinato da Francesco Scianni e Massimo Trotta (il primo giornalista, il secondo assessore del comune di Stio), rientra nella Rete delle città di Slow Food sotto l’egida della Provincia di Salerno e il patrocinio della città coreana procede a spron battuto ormai da qualche anno.
Dopo una pausa a causa dell’emergenza Covid, quest’anno è ripreso facendo tappa in varie località del Cilento. Corsi di cucina sono stati tenuti presso gli istituti alberghieri di Paestum (il Pirenesi) e l’Ancel Keys di Vallo della Lucania. E poi visita al San Carlo di Pisciotta (foto) dove l’imprenditore Carlo Sacchi ha spiegato il procedimento per ottenere l’olio di oliva con degustazione dei prodotti tipici “gli introvabili” della tradizione culinaria più antica.
Corsi di vela alla Marina di Pisciotta sono stati tenuti dal comandante Sergio De Rosa, tanto teorici quanto pratici, hanno calamitato l’interesse dei visitatori. Insomma un gran successo che rinnova i legami profondi (e spesso conosciuti ai più) tra la provincia di Salerno e questa cittadina del settentrione della Corea del Sud che guarda con interesse e simpatia allo stile di vita italiano.
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