Si è conclusa l’VIII edizione del SalerNoir Festival le noti di Barliario, otto serate all’insegna della letteratura Crime, con gli scrittori e i loro romanzi più presenti al momento nelle librerie. Dopo le anteprime con Gabriella Genisi, Roberto Costantini e Sara Bilotti in collaborazione con la Compagnia dell’Eclissi e i suoi attori, il Premio Attilio Veraldi alla Carriera a Maurizio de Giovanni in collaborazione con il Teatro dei Barbuti, e i dialoghi a tema con Luca Briasco, Alessandro Robecchi, Stefano Tura, Jacopo De Michelis e Franco Forte tra il Quadriportico del Duomo e il Club Velico Salernitano, il festival si è chiuso con la serata finale del Premio Barliario Scuole.
Primo classificato è risultato il racconto intitolato Due anime in un corpo in fiamme di Sara Paolillo della III D del Liceo Classico Torquato Tasso di Salerno. La motivazione è la seguente. Per aver affrontato, con felice esito, temi cardine della narrativa noir: quello affascinante del doppio e quelli attuali del senso di colpa e dell’espiazione; per aver adottato una lingua mimetica, con improvvise accensioni liriche, e per l’uso del monologo interiore, che ha generato nel lettore maggiore empatia. Un racconto “lampo” con tutti gli ingredienti giusti: un incipit che ricorda il Poe dei delitti e del mistero e un finale “bruciante” – è il caso di dire –, come promette l’avvincente titolo.
Secondo classificato pari merito sono i racconti Apri gli occhi di Mila Granata – III E Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Salerno e a Voglio solo un caffè di Alessia Petrosino – III E Liceo Classico Francesco De Sanctis di Salerno. La motivazione per Apri gli occhi è la seguente. L’incipit è di quelli che colpiscono. Apri gli occhi sorprende innanzitutto per la sua capacità introspettiva, accompagnata da una padronanza linguistica ad alta definizione e un tocco d’ironia dosato magistralmente come il sale in una pietanza. Un racconto che conduce immediatamente il lettore nell’ambiente familiare della scuola; aule, maniglie antipanico, laboratori, storte, polvere di gesso e personaggi del nostro immaginario, che mostrano invece il lato dark della moderna e forse scontata quotidianità.
La motivazione per Voglio solo un caffè
E’ un racconto ben scritto, coinciso e coinvolgente, che sin dall’inizio conduce il lettore in una storia misteriosa che man mano si arricchisce di nuovi elementi, che riescono a catturare la curiosità di chi legge, con un finale chiaro che mostra tutti i limiti del suo protagonista.
Premio Menzione speciale fuori concorso a Un trauma che si ripete di Miriam Vicinanza – IV D Liceo Classico Francesco De Sanctis di Salerno. La motivazione. Con un sottile gioco di specchi Un trauma che si ripete è un racconto che accetta la sfida di dare parola alla morte e che si muove tra il dialogo interiore post mortem e un alter ego pressato da un bisogno di identità mai appagato, soggiogato dai sensi di colpi. Poche battute, mirate e precise introducono il lettore in un contesto violaceo, freddo e cupo impregnato di disinfettante. Un omicidio brutale e la violazione di un corpo in metamorfosi, si traduce per paradosso in rimorsi e rimpianti. Un trauma che si ripete per l’appunto, quella della vittima abbracciata alla propria croce per aver scelto di amare la vita in maniera diversa.
A giorni è atteso il nome dello studente salernitano che parteciperà alla Writing Luiss Summer School, messo in palio tra i ragazzi che hanno partecipato ad almeno tre serate del festival.
Grande soddisfazione tra gli organizzatori per l’esito complessivo dell’VIII edizione. “Per il secondo anno di seguito – ha detto la direttrice artistica Piera Carlomagno – ha pagato l’idea di allargare le conversazioni con gli autori a relatori ferrati sull’argomento della serata. Era questo il senso della partecipazione per esempio del presidente del festival Linea d’Ombra Giuseppe D’Antonio, del direttore del Festival delle Letterature di Policoro Franco Roseto, dello storico Marcello Ravveduto o del critico letterario Filippo La Porta.
Abbiamo prestato attenzione agli scrittori locali di genere che pur non avendo libri nuovi da presentare perché il festival si svolge nella loro città, hanno partecipato alle presentazioni o in giuria, e parlo di Antonio Lanzetta, Domenico Notari, Carmine Mari. E’ sempre più impegnativo portare avanti un evento sempre più strutturato con pochi mezzi, ma se cresce l’attenzione, come sta crescendo, diventa difficile non proseguire. Ci auguriamo di poterlo fare”.
“L’edizione 2022 di SalerNoir Festival le notti di Barliario ci ha emozionato e reso soddisfatti della partecipazione e del consenso ottenuti” – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana Domenico Credendino. “Speriamo di poter continuare a dare il nostro contributo per la diffusione della cultura attraverso il sostegno a iniziative di ampio respiro come questa che si è appena conclusa rivolte alle nuove generazioni e con il coinvolgimento fondamentale delle scuole cittadine”.
IL FESTIVAL
SalerNoir le notti di Barliario è organizzato dall’associazione Porto delle Nebbie in collaborazione con la Fondazione Carisal, sotto il patrocinio del Comune e della Provincia di Salerno, con il contributo della Fondazione Banco di Napoli. La direttrice artistica Piera Carlomagno è coadiuvata dalla direttrice organizzativa Rosanna Belladonna, dalla responsabile del Progetto Scuole Pina Masturzo e dal direttore del Premio Veraldi, Massimiliano Amato. Responsabile di progetto per la Fondazione Carisal è Gabriella Monetta.
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