Un atteggiamento che U.Di.Con intende stigmatizzare e che denota scarse attenzione e organizzazione in spregio alle esigenze ma soprattutto ai diritti dei contribuenti. Non solo uno il caso segnalato da cittadini che, vistisi recapitare la cartella di pagamento, hanno versato quanto dovuto ritenendo fosse la cifra finale dopo l’analisi della pratica di riduzione. Si prospettano due rischi. Le cartelle arrivano con scadenza di pagamento al 31 luglio e ciò potrebbe indurre molti contribuenti ad affrettare il pagamento.
Il secondo rischio è che, pur in presenza di una correzione, le cartelle di pagamento possano essere recapitate ai salernitani, già scadute. U.Di.Con invita i cittadini che ricevono le cartelle di pagamento Tari, di verificare se la domanda di riduzione è stata accolta o se si tratta di una cifra omologata alla quantificazione “originaria”, prima di versare una somma alta e non dovuta.
U.Di.Con chiede al competente ufficio comunale di adeguare i propri tempi di lavorazione, vagliando le richieste giunte e solo dopo inviare la relativa e corretta cartella di pagamento onde evitare di penalizzare i contribuenti già vessati dall’aumento della tassazione delle utenze domestiche.
Nel mio caso ne sono arrivate due , una normale e una ridotta , il mio dubbio è : fra qualche anno mi vedrò recapitare nuovamente una richiesta di pagamento essendo entrambe emesse ?
mi sembra assurdo che il pagamento in un’unica soluzione debba avvenire entro la scadenza della prima rata, mentre prima coincideva con l’ultima. rivedete un po’ la situazione e non tartassateci sempre. Se la cartella non arriva entro il 31 luglio, cosa succede ? diventiamo morosi ?