La regola prevede infatti la maturazione del diritto alla quota per tutti e cinque gli anni di legislatura allo scadere dei 4 anni, sei mesi e un giorno dal suo inizio. La data designata cade quindi il 24 settembre, esattamente un giorno prima delle elezioni politiche
Qualcuno ha polemizzato, ipotizzando che la data delle elezioni sia stata scelta appositamente per permettere ai deputati e senatori al primo mandato di garantirsi i requisiti. Ma non è così: i parlamentari l’avrebbero maturata in ogni caso
All’articolo 61 la Costituzione prevede che “finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti”, quindi i parlamentari eletti nella XVIII legislatura (l’attuale) saranno in carica fino a metà ottobre. Perciò anche votando prima del 25 settembre, le pensioni dei parlamentari sarebbero state salve
Ufficialmente, fino al 24 settembre il governo sarà al lavoro per gli affari correnti, come stabilito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Tra campagna elettorale e vacanze estive, difficilmente vedremo il Parlamento in seduta plenaria fino alle elezioni
In ogni caso, a tutti i deputati sarà garantito l’intero importo pensionistico della legislatura, un traguardo importante per i parlamentari al primo mandato
Anche deputati e senatori eletti per la prima volta, a 65 anni potranno ricevere la pensione da parlamentari: in questa legislatura sono oltre due terzi del totale
Sono infatti al primo mandato 427 deputati (68% del totale) e 234 senatori (73% del totale). Per una manciata di giorni tutti loro avranno la pensione salva
Diversamente, avrebbero ottenuto la pensione solo se rieletti: cosa non scontata, dato che il prossimo Parlamento cambierà composizione e avrà 345 seggi in meno