All’incontro con i giornalisti è prevista la partecipazione di varie figure istituzionali:
il direttore del Consorzio Sociale “Valle dell’Irno” Carmine De Blasio; il Sindaco di Fisciano Vincenzo Sessa; il Sindaco di Pellezzano Francesco Morra, il Sindaco di Calvanico Franco Gismondi; il Sindaco di Bracigliano Gianni Iuliano; il Sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano; il Sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno;
Il progetto si pone l’obiettivo di affrontare il delicato tema della ludopatia e le modalità attraverso le quali combatterne il diffondersi mediante l’apertura di centri di ascolto, mettendo a disposizione figure professionali specializzate nel supporto psicologico e sociologico, nonché assistenza legale per chi ne avesse necessità.
Il progetto che vede Capofila l’Associazione di Volontariato “La Solidarietà” di Fisciano, ha come partner l’Associazione Avis – sezione di Pellezzano e Val Calore di Roccadaspide oltre all’Ente C.I.S.L.A.E. di San Giorgio A Cremano. Nella prima fase la sperimentazione sarà effettuata sui vari territori dove insistono i partner mediante una divulgazione delle attività che si porranno in essere con la conseguente apertura di due sportelli sociali: uno all’interno del sodalizio di Lancusi in Piazza de La Solidarietà 1 e l’altro presso la sede operativa dell’Ente partner C.I.S.L.A.E. di San Giorgio A Cremano (NA) in Piazza Trieste e Trento n. 3-4-5.
Con l’inizio dell’anno scolastico saranno programmati dei seminari presso le scuole secondarie e nei luoghi di aggregazione presenti sui territori interessati al fine di sensibilizzare gli studenti sul tema e diffondere una cultura della prevenzione sui rischi che potrebbero derivare da simili patologie.
“L’obiettivo di questo nuovo progetto – dichiara il Presidente de “La Solidarietà”, Alfonso Sessa – è quello di creare dei percorsi terapeutici che possano accompagnare, in forma del tutto anonima e nel pieno rispetto della privacy, tutti coloro che pensano di essere coinvolti nella spirale di questa piaga sociale che è la ludopatia. Una patologia, clinicamente riconosciuta, che rischia di danneggiare non solo il soggetto singolo, ma anche i familiari o coloro che lo accompagnano nella quotidianità”.
Il percorso di assistenza e supporto ai soggetti affetti da ludopatia, sarà monitorato da personale esperto dell’Associazione Capofila e avrà anche dei risvolti di tipo sanitario assistenziale con l’immissione in centri specializzati della Regione Campania dei soggetti maggiormente affetti da questa patologia. Infine sarà effettuata una pubblicazione comprendente i dati dell’attività e i risultati ottenuti nel percorso progettuale che sarà messo a disposizione degli Enti territoriali che ne faranno richiesta.